Un monitoraggio regolare dei livelli di testosterone è utile nella gestione dell'acne ormonale perché consente di valutare l'entità dell'iperandrogenismo, spesso alla base dell'acne soprattutto nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) o in fasi della vita con squilibri ormonali (come la premenopausa). Misurare il testosterone aiuta a capire se l'acne è correlata ad un'eccessiva produzione di androgeni ovarici o surrenalici, che stimolano le ghiandole sebacee a produrre più sebo e favoriscono l'infiammazione cutanea.
Questa valutazione permette di personalizzare la terapia, ad esempio introducendo trattamenti antiandrogeni come lo spironolattone, o modulando la terapia ormonale. Permette anche di monitorare l'efficacia del trattamento e prevenire complicanze o recidive. Inoltre, consente di differenziare l'acne ormonale da altre forme di acne e di valutare eventuali patologie endocrine associate.
In sintesi, il controllo ormonale regolare offre una guida preziosa per una gestione mirata e dinamica dell'acne ormonale, in un approccio multidisciplinare che include dermatologo, ginecologo ed endocrinologo.