I punti neri, o comedoni aperti, sono una delle manifestazioni più comuni dell’acne non infiammatoria. Compaiono soprattutto su naso, fronte, mento e talvolta anche su schiena e petto. Riconoscerli è facile: piccoli puntini scuri sulla pelle, spesso confusi con “sporco”, ma in realtà si tratta di sebo ossidato a contatto con l’aria. La tentazione di schiacciarli è forte, ma è il modo peggiore per gestirli. Vediamo allora come trattare i punti neri in modo efficace e sicuro, senza danneggiare la pelle.
Come trattare i punti neri senza danneggiare la pelle

I punti neri sono un problema estetico o dermatologico?
Molti li considerano solo un fastidio estetico, ma i punti neri sono il segnale che la pelle è in squilibrio. Sono il risultato di:
ipersecrezione sebacea
accumulo di cheratina nei pori
mancato rinnovamento cellulare
Se trascurati, possono evolvere in lesioni infiammatorie più gravi (papule, pustole o noduli). Per questo motivo è importante trattarli con costanza e metodo, evitando interventi aggressivi che irritano o peggiorano la situazione.
Schiacciarli è pericoloso: perché va evitato
Spremere un punto nero con le mani o strumenti non sterilizzati può provocare:
micro-lesioni della pelle
diffusione batterica nei tessuti circostanti
infiammazioni e cicatrici permanenti
Inoltre, non si risolve il problema alla radice: anche se si rimuove il contenuto del poro, senza una strategia completa il punto nero tornerà. Serve invece un approccio che normalizzi la produzione di sebo, migliori il turnover cellulare e mantenga i pori puliti.
La skincare giusta per eliminare i punti neri in modo progressivo
Il trattamento dei punti neri inizia con una routine cosmetica mirata. Ecco i passaggi fondamentali:
1. Detersione delicata ma efficace
Scegli un detergente specifico per pelle acneica o mista, capace di rimuovere l’eccesso di sebo senza alterare la barriera cutanea. L’uso eccessivo di saponi aggressivi stimola una risposta “di rimbalzo” e peggiora la situazione.
2. Esfoliazione chimica e non meccanica
Utilizza con regolarità esfolianti a base di:
acido salicilico (BHA): penetra nei pori e li libera dall’interno
acido mandelico o lattico (AHA): stimolano il rinnovamento cellulare superficiale
Evita scrub con microgranuli o strumenti abrasivi: possono causare microtraumi e infiammazioni.
3. Sieri seboregolatori
Inserisci nella tua skincare attivi come niacinamide, zinco o retinoidi topici. Questi ingredienti aiutano a ridurre la produzione di sebo, prevenendo la formazione di nuovi comedoni.
4. Idratazione leggera ma costante
Una pelle disidratata produce più sebo per compensazione. Scegli creme idratanti oil-free, non comedogene e adatte al tuo tipo di pelle.
Trattamenti dermatologici efficaci e sicuri per punti neri persistenti
Quando i punti neri sono molto numerosi o profondi, la sola skincare può non bastare. In questi casi è utile affidarsi a trattamenti dermatologici professionali, come:
Peeling chimici controllati: con acido salicilico, glicolico o retinoico
Microdermoabrasione medica: rimuove lo strato superficiale ispessito della pelle
Terapie topiche personalizzate: retinoidi, perossido di benzoile o combinazioni specifiche
In AcneRevolution, ogni trattamento viene selezionato sulla base di una valutazione dermatologica individuale, evitando approcci generici o standardizzati. Il nostro obiettivo è risolvere i punti neri alla radice, senza danneggiare la pelle.
Il metodo AcneRevolution: prevenzione e trattamento sistemico dei comedoni
Nel nostro approccio, i punti neri non vengono trattati come un semplice inestetismo ma come un segnale clinico di squilibrio cutaneo. La soluzione non si limita alla rimozione meccanica, ma include:
Educazione alla skincare con prodotti selezionati e personalizzati
Supporto nutrizionale per ridurre l’infiammazione e la produzione di sebo
Valutazione ormonale se i comedoni sono associati a squilibri interni
Il nostro metodo non si ferma alla superficie: preveniamo la formazione di nuovi punti neri con strategie di mantenimento e controlli regolari nel tempo.
FAQ
È possibile eliminare completamente i punti neri?
I punti neri possono essere ridotti in modo significativo e controllati nel tempo, ma possono tendere a riformarsi se non si correggono le cause alla base. Per questo serve un approccio completo e continuativo.
Posso usare i cerotti per i punti neri?
I cerotti possono dare una rimozione temporanea, ma non agiscono sulle cause del problema. Se usati spesso, possono irritare la pelle e peggiorare la situazione. Non sono una soluzione efficace nel lungo termine.
Ogni quanto dovrei esfoliare la pelle se ho punti neri?
L’esfoliazione chimica dovrebbe essere fatta 2-3 volte a settimana, a seconda della tolleranza cutanea. È importante non esagerare per evitare irritazioni o effetto rebound.
I punti neri possono trasformarsi in brufoli infiammati?
Sì, se non trattati correttamente o se schiacciati, i punti neri possono infiammarsi e dare origine a papule o pustole. Per questo è fondamentale intervenire con una routine dermocosmetica adatta e, se necessario, con l’aiuto di uno specialista.

Dott.ssa Ines Mordente
Medico chirurgo specialista in Dermatologia e Venereologia, è ideatrice del metodo #AcneRevolution, che integra aspetti clinici, ormonali, nutrizionali e psicologici nel trattamento dell’acne. Autrice dei libri #AcneRevolution e #Skinrevolution (Sperling & Kupfer), è anche una med-influencer con oltre 210.000 follower su Instagram.